Tre giorni dopo il mio ictus, mio marito è andato alle Maldive e al suo ritorno lo aspettava una grande sorpresa.

La stanza dell’ospedale era come tutte le altre: asettica e fredda, con macchinari che emettevano segnali acustici troppo forti e infermiere che parlavano troppo piano.

Metà della mia faccia si rifiutava di funzionare. Parlavo in modo farfugliato, come se avessi bevuto un bicchiere di troppo del vino scadente che Jeff comprava sempre.
Tutta la mia vita cambiò in un istante. All’inizio, ero molto spaventato e rivivevo quella terribile esperienza.

Mentre giacevo sveglio per la mia seconda notte in ospedale, paura e preoccupazione turbinavano nella mia mente, intense e caotiche come una folla inferocita. Fu allora che capii che dovevo resistere se volevo arrivare fino alla fine.

Fu allora che mi ricordai del viaggio. Dall’anno scorso, ho iniziato a risparmiare con cura per poter festeggiare il nostro 25° anniversario di matrimonio alle Maldive con Jeff.