Ogni 15 del mese visito il cimitero di mio marito: solo io, la pace, la tranquillità e i nostri ricordi, un anno dopo la sua morte.
Vado al cimitero di mio marito ogni 15 del mese – da sola, solo io, il silenzio e i nostri ricordi – un anno dopo la sua morte. Ma qualcuno arrivava sempre prima, lasciando dei fiori. Chi poteva essere? Ero paralizzata, in lacrime, quando ho sentito la notizia.
Pensano che il dolore si evolva ma non se ne vada mai. Ero sola nella nostra cucina dopo 35 anni di matrimonio, sconvolta dal silenzio mattutino dei passi di Tom.
Un anno dopo l’incidente, lo cercai nel sonno. Svegliarmi senza di lui non fu più facile; mi ero semplicemente abituata al dolore.
“Mamma? Sei pronta?” Sarah era in piedi sulla porta, con le chiavi che tintinnavano. “Mia figlia ha gli stessi bellissimi occhi castani di suo padre, con brillantini dorati che catturano la luce.”
«Prendo il mio maglione, tesoro», sussurrai, sorridendo leggermente.
