Furono le prime scuse che ricevetti da lui.
“Matt,” risposi, “va bene. Assicurati solo di pagare quella bolletta.”
La parte migliore? Qualche settimana dopo, a una festa organizzata da un amico comune, qualcuno chiese a Matt se mi avesse mai rimborsato per il “lavoro emotivo”.
Diventò rosso fuoco e se ne andò presto dalla festa.
Ora, ogni volta che viene menzionato il nome di Stephanie, qualcuno dice sempre: “Oh, intendi quella con la banconota?”
E sinceramente? Non mi pento di nulla.
