Essere positivi non significa ignorare il dolore, la perdita o l’incertezza che spesso accompagnano l’invecchiamento. Significa scegliere di concentrarsi su ciò che va bene, su ciò che è ancora possibile.
Un principio ispirato agli Stoici ci invita ad accettare ciò che non possiamo controllare, investendo al contempo le nostre energie in ciò che possiamo influenzare. Nel tempo, ho visto come questo approccio possa trasformare il modo in cui viviamo il passare degli anni.
Le persone anziane più resilienti che ho incontrato sono quelle che si svegliano e si chiedono: “Cosa farò oggi?”, anziché: “Cos’altro devo fare?”.
Se hai più di 70 anni e scegli ancora di guardare il lato positivo, stai praticando un’arte sottile: preservare la tua pace interiore. È un potente esercizio mentale che riduce lo stress e migliora la vitalità.
E questa positività è contagiosa. Si diffonde ai tuoi cari, ai tuoi vicini, ai tuoi figli e a coloro che incontri ogni giorno. Rende le tue relazioni più ricche e sincere. Una mentalità positiva potrebbe non prolungare la vita, ma ne migliora innegabilmente la qualità.
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