Introduzione
A volte il passato torna inaspettatamente, non in parole o ricordi,
ma in qualcosa di tangibile che tocca il cuore.
Quando ho saputo che il mio ex era morto, sono rimasta scioccata.
Non ci sentivamo da anni.
La nostra relazione era stata burrascosa, piena d’amore, ma anche di dolore.
Pensavo che il capitolo fosse chiuso.
Finché non ho ricevuto una lettera dal suo notaio.
Il messaggio
La lettera iniziava semplicemente:
“Signora, lei è stata inclusa nel testamento del signor De Vries.
La invitiamo a presenziare alla discussione del suo patrimonio.”
Il mio cuore batteva forte. Perché proprio io?
Non ci eravamo lasciati in buoni rapporti.
Eppure… qualcosa dentro di me mi diceva che dovevo andare.
L’incontro dal notaio
La stanza era silenziosa. La sua famiglia mi guardò con occhi sorpresi quando entrai.
Il notaio sorrise educatamente e iniziò a leggere. “A Marieke”, lesse, “la donna che mi ha insegnato cos’è l’amore, anche se all’epoca non riuscivo a esprimerlo correttamente.
Le lascio qualcosa che mi ha ricordato di lei per anni.”
In quel momento, il notaio tirò fuori una piccola scatola di legno.
Non più grande di un libro, vecchia e consumata, con il mio nome inciso sopra.
La scatola
Le mie mani tremavano mentre aprivo la scatola.
Dentro c’erano foto dei nostri viaggi, una lettera e un piccolo braccialetto d’argento che avevo perso.
La lettera iniziava:
“Marieke, ho pensato a lungo a ciò che ti dovevo.
Mi hai dato amore, anche quando non lo meritavo.
Questa scatola non è una richiesta di scuse, ma un ricordo.
Mi hai cambiato, e ora porto con me questa consapevolezza, ovunque io vada.”
Le lacrime mi rigavano le guance. Non avrei mai immaginato che pensasse ancora a me, figuriamoci che mi avrebbe lasciato qualcosa.
