L’avvocato specializzato: una professionista formidabile
Cassandra, la nostra avvocatessa specializzata in diritto matrimoniale, aveva la reputazione di essere un’implacabile professionista. I suoi tacchi a spillo e la sua spina dorsale d’acciaio incarnavano perfettamente la competenza necessaria per la nostra complessa situazione.
“Capisco che abbiamo un problema”, ha detto durante il nostro primo consulto.
“Abbiamo un progetto”, corressi, “e una scadenza specifica”.
Esecuzione perfetta: il giorno del giudizio.
Il giorno in cui sono stato dimesso dall’ospedale, Jeff ha trovato un fabbro che stava cambiando le serrature della nostra casa coniugale e un ufficiale giudiziario che lo aspettava con una busta di grandi dimensioni. L’ordinanza restrittiva finanziaria, la richiesta di uso esclusivo della casa, l’avviso di sfratto: tutto era stato perfettamente orchestrato.
Le prove fotografiche della sua vacanza con Mia, meticolosamente raccolte da Ava, accompagnavano la richiesta di divorzio. Le sue suppliche, le sue lacrime, le sue promesse di riconciliazione si scontravano con la mia ritrovata determinazione.
“Come hai organizzato il nostro viaggio di anniversario?” chiesi con calma, affrontando i suoi tentativi di negoziazione.
Il regalo d’addio: la vendetta perfetta
La mia ultima sorpresa per Jeff era in una busta: un secondo viaggio alle Maldive, prenotato con fondi dal nostro conto cointestato. Stessa destinazione, stessa camera, non rimborsabile e solo a suo nome.
Ma è previsto per il cuore della stagione degli uragani tropicali.
La sua iniziale espressione di gioia si trasformò in una comprensione inorridita di questa perfetta ironia. Giustizia poetica in tutto il suo splendore.
La mia Rinascita: da Vittima a Vincitrice
Oggi scrivo da una sedia a sdraio nella Grecia mediterranea. L’acqua turchese supera tutte le mie aspettative maldiviane, il vino locale supera i nostri sogni esotici. Ava, la mia complice, affascina il personale dell’hotel che ci porta frutta fresca ogni ora.
“Ai nuovi inizi”, suggerisce, alzando il bicchiere.
“E per il meglio”, rispondo.
