12 storie vere che diventano più strane con ogni dettaglio

Non tutti hanno bisogno di immergersi in film o romanzi horror per spaventarsi; ognuno ha i suoi momenti da brivido. Mentre alcuni di questi eventi comici hanno ragioni ovvie, altri vi lasceranno a bocca aperta per il vostro senso della realtà. Una cosa è certa: le storie vere che abbiamo raccolto oggi vi rimarranno impresse a lungo dopo averle lette.

Storia 1:
Mi sono svegliato alle 3 del mattino per prendere l’acqua. Ho sentito la voce di mio figlio dalla sua stanza: “Mamma, puoi spegnere la luce?”. Non ho esitato un secondo: l’ho spenta. Quando sono tornato a letto, mi sono reso conto… che mio figlio non c’era; era andato in campeggio.

Corsi nella sua stanza e mi bloccai quando vidi che era vuota. Ero sicura al 100% di aver sentito la voce di mio figlio, o almeno di qualcuno che mi parlava con voce assonnata. Quando lo dissi a mio marito, lui rise, dicendo che probabilmente era solo nella mia testa, ma giuro che la voce era reale. Quel momento mi spaventa ancora.

Storia 2:
Il mio ragazzo mi ha raccontato che da bambino, di notte, sentiva sussurri e conversazioni in una delle stanze. Incuriosito, è entrato nella stanza per curiosità e qualcuno gli ha dato una pacca sulla schiena così forte che ha perso conoscenza. Quando si è svegliato, aveva un grosso segno sulla schiena, simile a un grosso graffio di zampa, ed è ancora lì oggi. È inquietante.

Storia 3:

Storia 4:

Saltai giù dal letto all’istante e corsi in camera di mia madre per dirle di chiamare aiuto. Mia madre chiamò e denunciò l’accaduto. Pochi minuti dopo, vedemmo arrivare la polizia. Si guardarono intorno con le torce per qualche minuto, ma non trovarono nessuno in macchina, quindi alla fine se ne andarono.

Il giorno dopo, abbiamo chiesto ai vicini se avessero sentito o visto qualcosa, e nessuno aveva sentito un solo rumore. Mi sembra ancora strano oggi.

Storia 5:

A solo scopo illustrativo
, ero sulla metropolitana di Londra e un ragazzo era seduto proprio di fronte a me con una maglietta colorata e molto particolare che attirava l’attenzione di tutti. Così ho passato tutto il viaggio a guardare lui e la sua maglietta, come si fa in metropolitana.

Sono sceso alla mia fermata e il tizio con la maglietta è rimasto sul treno. Mentre salivo sulla scala mobile fino al livello della strada, lo stesso tizio mi ha superato sulla scala mobile opposta, scendendo dalla strada.

Non c’era modo che fosse lì; l’ho lasciato sul treno. Mi ha davvero spaventato.